
Alla c.a.
On. Marco Bussetti
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che gli studenti immigrati o con almeno un genitore straniero sono aumentati negli ultimi quindici anni di oltre il 10 per cento in Italia,
Verificato che gli organi di stampa e le associazioni di categoria negli ultimi anni hanno evidenziato che sia alle scuole medie sia negli istituti superiori, soprattutto in Lombardia e specificatamente in Brianza, vengono inseriti alunni stranieri che non possiedono le competenze linguistiche per poter seguire le lezioni, senza un adeguato supporto linguistico o un docente dedicato.
Considerato che l’inserimento di uno o più studenti incapaci di comprendere la nostra lingua all'interno della classe non consente allo studente di relazionarsi in modo positivo e inclusivo con la classe, rallentando inevitabilmente anche il processo di apprendimento di tutti gli altri studenti,
Appurato che l’accoglienza per gli alunni stranieri nella scuola è disciplinata dal Decreto legislativo n.286 del 22.07.1998 - art.48 - e successivamente l’art 45 del DPR 31 agosto 1999, n.394, i cui contenuti sono stati ribaditi e precisati nella C.M n. 24 del 1 marzo 2006 e nella C.M. n 2 dell’8 gennaio 2010, che tutelano il diritto all'istruzione dei minori stranieri presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno e che per questi si segue la normale procedura per l’iscrizione, che può avvenire in qualunque momento dell’anno scolastico,
Constatato che il progetto che ha dato migliori risultati nell'insegnamento della lingua italiana è il progetto Italiano L2 (italiano lingua 2) che prevede l’insegnamento dell’italiano in “prima emergenza” almeno per comunicare durante il tempo scuola ma in aula dedicata agli studenti stranieri,
Accertato che per motivi prevalentemente economici il progetto di prima alfabetizzazione degli studenti stranieri non è stato avviato in gran parte delle scuole secondarie.
Si interroga il ministro
relativamente alla conoscenza della problematica suddetta e relativamente alle risorse che potranno essere stanziate per consentire il corretto inserimento di studenti che non conoscono minimamente la nostra lingua.